Mondo Bio / Sostenibilità

‘Farm to Fork’ – agricoltura biologica e sostenibile per un’alimentazione più sana

‘Farm to Fork’ è un piano strategico decennale (2020-2030) presentato dalla Commissione Europea e rappresenta un approccio di gestione innovativo, guidato dal principio secondo il quale alimentazione, ambiente, salute e agricoltura sono strettamente connesse.

Il piano è parte integrante del Green New Deal (GND), un progetto di ampio respiro fondato su riforme di tipo ambientale, sociale ed economico. Tra gli obiettivi più ambiziosi e vincolanti del GND, quello di raggiungere la neutralità climatica nell’Unione Europea entro il 2050.

 

Quali sono gli obiettivi di ‘Farm to Fork’?

‘Farm to Fork’ si propone numerosi obiettivi, che richiedono uno sforzo comune a tutti gli stati membri dell’Unione Europea.

Questa strategia vuole trasformare il sistema alimentare europeo, rendendolo più sostenibile e allo stesso tempo trasparente, coinvolgendo i vari attori della filiera. Dalla produzione alla distribuzione arrivando fino al consumatore finale.

L’obiettivo principale è quello di sviluppare una filiera agroalimentare più sostenibile, biologica ed equa ma anche raggiungere un consumatore finale informato e con uno stile di vita più salutare, innescando il miglioramento di standard a livello globale.

Farm to Fork

Quali azioni serviranno per raggiungere questi obiettivi?

Nella strategia ‘Farm to Fork’ giocano un ruolo fondamentale il biologico e la sostenibilità ma anche la sicurezza alimentare e la riduzione degli sprechi.

Un ruolo chiave gioca l’agricoltura biologica, la strategia mira entro il 2030 al raggiungimento di un 25% di superficie agricola europea convertita a biologico. L’ impegno per una riduzione del 50% dell’utilizzo di l’utilizzo dei fertilizzanti e pesticidi in agricoltura. Sono presenti nel piano azioni pensate per preservare la biodiversità nei terreni agricoli e salvaguardare gli ‘impollinatori’, come le api che sono preziosissime per la vita sul pianeta ma anche degli uccelli (come il Rigogolo, indicatore di salubrità ambientale).

D’altra parte la strategia ‘Farm to Fork’ si riserva di stimolare il consumatore finale, aiutarlo ad intraprendere uno stile di vita più salutare, partendo proprio dalla scelta di una dieta che includa prodotti di origine vegetale in maggiore quantità, cibi biologici e sostenibili ma anche combattendo lo spreco alimentare in un’ottica di economia circolare.

Al fine di garantire una maggiore trasparenza della filiera, il piano prevede l’utilizzo di strumenti digitali volti a dare informazioni al consumatore relative alla provenienza, al valore nutritivo e all’impronta ambientale di un alimento. Perlage si sta già muovendo su questo fronte con il progetto di R&D “Filiera 4.0”, finalizzato alla digitalizzazione e tracciabilità di uno dei nostri prodotti, il Quorum Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e al coinvolgimento dei rispettivi attori della filiera uva-vino.

Questo importante progetto non esclude il settore zootecnico, con obiettivi che puntano ad esempio alla riduzione delle emissioni di metano derivanti dal bestiame e al miglioramento del benessere degli animali.

La strategia ci richiede di fare un passo in più anche per contrastare il cambiamento climatico, adottando sistemi di energie rinnovabili come pannelli solari e di compensazione delle emissioni di CO2 sia per le pubbliche istituzioni che per il comparto imprenditoriale e privato.

Insomma, ‘Farm to Fork’ chiede a tutti un piccolo sforzo per il raggiungimento entro il 2030 di grandi risultati per la salute del Pianeta e dei suoi abitanti.

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